21 giugno, ore 17
Garzilli rinviato a giudizio
per concorso in bancarotta
   
Garzilli, Krogh, Moscariello e Savona
   

L’otto novembre dovranno comparire davanti ai giudici della sesta sezione penale (collegio b) del tribunale di Napoli il direttore generale del Mattino spa Massimo Garzilli e altri nove imputati; l’accusa è concorso in bancarotta preferenziale.
Lo ha deciso all’udienza preliminare del 21 giugno il giudice Rosa Anna Saraceno, che ha respinto tutte le richieste degli avvocati, comprese quelle di patteggiamento. La vicenda riguarda il fallimento della snc Diffusione napoletana, società fino agli inizi del

 

2000 leader nel Napoletano nella distribuzione di quotidiani, periodici e prodotti destinati alle edicole, e i titolari della srl Intramedia, la cui attività viene considerata dai magistrati sostanziale prosecuzione di Diffusione napoletana.
Nel processo la parte lesa sarà rappresentata dal curatore del fallimento Giuseppe Savona, mentre con Garzilli gli imputati sono Bruno, Francesco, Pasquale De Gregorio e Pasqualina Widler, titolari e amministratori di Diffusione napoletana, e i titolari di Intramedia Giuseppe De Gregorio, figlio

  di Pasquale, e Giuseppe De Gregorio, figlio di Francesco, difesi dagli avvocati Eugenio Baffi e Sebastiano Fusco; gli imprenditori Cristiano, Umberto e Vincenzo Ingegno, che hanno preso dai De Gregorio ottocentocinquanta assegni incassati dagli edicolanti, per un importo di seicento milioni di lire, e sono assistiti dall’avvocato Marco Moscariello. Invece Garzilli, difeso da Marinella De Nigris e Massimo Krogh, va a giudizio per avere intascato da Intramedia oltre un miliardo di lire che erano dovuti al Mattino da Diffusione napoletana.